Commentario abbreviato:Abacuc 2:2015 Versetti 15-20 Una severa condanna è pronunciata contro l'ubriachezza; è molto temibile contro tutti coloro che si rendono colpevoli di ubriachezza in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, dal palazzo signorile alla misera birreria. Dare da bere a chi è nel bisogno, a chi è assetato e povero, a chi viaggia stanco o a chi è pronto a morire, è carità; ma dare da bere a un vicino perché si esponga, perché riveli interessi segreti, perché sia trascinato in un cattivo affare o per qualsiasi altro scopo, è malvagità. Essere colpevoli di questo peccato, trarne piacere, significa fare il possibile per uccidere l'anima e il corpo. Guai a lui e punizioni adeguate al peccato. La follia dell'adorazione degli idoli è esposta. Il Signore è nel suo tempio sacro in cielo, dove abbiamo accesso a lui nel modo da lui stabilito. Possiamo accogliere la sua salvezza e adorarlo nei suoi templi terreni, per mezzo di Cristo Gesù e con l'influenza dello Spirito Santo. Riferimenti incrociati:Abacuc 2:20Sal 11:4; 115:3; 132:13,14; Is 6:1; 66:1,6; Gion 2:4,7; Ef 2:21,22 Dimensione testo: |